Cluster ATM
Schemi rappresentativi di comportamenti anomali ai sensi dell’articolo 6, comma 7, lettera B) del D.Lgs. 231/2007 – operatività con carte di pagamento – emessi da UIF Banca d’Italia.
“[…] i risultati di approfondimenti condotti dall’UIF, anche mediante ispezioni, hanno portato a individuare ipotesi di utilizzo delle carte incoerente con le finalità proprie dello strumento e con il profilo economico dei titolari, tali da configurare possibili fattispecie rilevanti ai fini della segnalazione di operazioni sospette.
In particolare, è stata rilevata un’ampia casistica di carte di pagamento usate per frequenti e spesso simultanee operazioni di prelevamento e/o di ricarica in contanti, per importi prossimi ai limiti di plafond stabiliti dagli emittenti e volumi complessivamente rilevanti; le operazioni di spending sono risultate spesso assenti o in numero molto ridotto.”
Banca d’Italia
In particolare, i comportamenti anomali a cui si riferisce Banca d’Italia spesso celano operazioni di riciclaggio e/o finanziamento del terrorismo. Infatti, un “cluster” di carte potrebbe non riferirsi realmente a più soggetti, ma a un solo soggetto che effettua operazioni mediante l’uso di molteplici carte.
ATM analizza le operazioni di prelievo delle carte e individua, sulla base dei parametri inseriti dall’operatore, i cluster sospetti, così da individuare attività criminali, risalire ai rapporti carte-intestatari e alle eventuali intestazioni fittizie.